L’Unione europea sta ancora cercando un accordo sugli interventi a contrasto del caro energia. Intanto, però, l’Italia ha sviluppato un programma per consumare meno gas fino a marzo. L’obiettivo del piano, incentrato su tre pilastri, è quello di consumare meno energia per garantire una prima risposta a eventuali stop russi alle forniture di gas. In totale dovrebbero essere 8,8 miliardi i metri cubi di gas risparmiati.
Termosifoni, comportamenti virtuosi e approvvigionamento
Il primo pilastro del piano sono i termosifoni, che dovranno essere attivati ad andamento ridotto in abitazioni, uffici e fabbriche, per un risparmio potenziale di 3,2 miliardi di metri cubi. Tra le mura di casa i termosifoni dovranno essere abbassati a 19 gradi, con accensione ridotta di un’ora al giorno e di due settimane fino a primavera (17 gradi per aziende e negozi).
Il programma contiene anche una serie di raccomandazioni, esenti quindi da controlli, per utilizzare l’energia con maggiore parsimonia. Docce brevi e meno calde, fiamma dei fornelli più bassa dopo che l’acqua bolle, lavastoviglie e lavatrice a pieno carico, elettrodomestici non lasciati in stand-by. Consigli che rappresentano anche la possibilità di contribuire a costi più sostenibili e a una consistente riduzione dei consumi.
L’Esecutivo Draghi ha inoltre previsto una maggiore produzione di elettricità con fonti diverse dal gas, carbone in primis. Le riserve di metano sono inoltre ancora piene all’84-85 per cento.
“Fondamentale che l’Unione europea decida il prima possibile sul possibile tetto al prezzo del gas. Imprese e famiglie non vanno lasciate sole di fronte ad aumenti e carenze di materia prima sul fronte dell’energia”.
Antonio Carmine Vitale
(Amministratore unico Enega srl)
Commenti recenti