Sulle prime pagine dei giornali e sui social media le immagini della foresta amazzonica che brucia sono diventate il tema di maggiore attualità e hanno generato un’ondata di commozione e partecipazione, non solo in Brasile, ma a livello globale. Ma perché l’Amazzonia è così importante per l’equilibrio ambientale del Pianeta, al punto da mettere al centro dell’agenda del recente G7 di Biarritz l’obiettivo di uno sforzo comune per salvaguardare la regione?

Alcuni dati possono fare maggiore chiarezza sul tema. Circa 800mila chilometri quadrati di foresta dal 1970 a oggi sono andati persi (un quarto dei 4 milioni di chilometri quadrati dell’immensa regione): nello stesso periodo, la temperatura media della Terra è salita di 0,6 gradi centigradi. Un’area così sconfinata, in altre parole, contribuisce a eliminare dall’aria che respiriamo grandi quantità di Co2, come nessun’altra foresta al mondo riesce a fare. Un ecosistema tanto prezioso quanto delicato: oltre alla presenza di piante e animali, infatti, la regione è anche l’habitat delle popolazioni indigene. L’Amazzonia ospita il 10% di tutte le specie animali e vegetali della terra e ben 24 milioni di persone appartenenti a 180 gruppi indigeni diversi.

Il triste fenomeno degli incendi e la diminuzione di suolo forestale contribuiscono all’incremento delle emissioni di gas a effetto serra, incidendo anche sul rischio di aumento delle temperature globali e di eventi meteorologici gravi. Gli incendi che hanno devastato l’ecosistema amazzonico rischiano anche di far saltare quanto previsto dagli accordi di Parigi e l’obiettivo di limitare a 1,5 gradi centigradi l’aumento delle temperature globali. 

Il tema degli incendi che stanno colpendo la regione amazzonica è molto sentito a livello globale perché la sensibilità rispetto alle tematiche ambientali è molto più elevata rispetto al passato. Oggi, infatti, la questione della sostenibilità ambientale e della salvaguardia del Pianeta in cui viviamo sono un tema di dibattito rispetto al quale ciascuno di noi deve impegnarsi. Dalle istituzioni alle imprese, fino ai cittadini, difendere l’ambiente e preservare equilibri delicati deve essere un impegno costante se vogliamo guardare con fiducia al futuro”. 

Antonio Carmine Vitale
(Amministratore unico Enega srl)