Una soluzione innovativa per l’energia del futuro. Le batterie all’acqua di mare rappresentano una tecnologia emergente e ancora poco diffusa nel campo dello stoccaggio dell’energia elettrica. Si tratta però di una soluzione a basso impatto ambientale e dai costi più contenuti rispetto alle tradizionali batterie a ioni di litio. Le batterie all’acqua di mare infatti utilizzano l’acqua salata come elettrolita e gli ioni sodio presenti in essa per produrre energia.
Batterie all’acqua di mare, vantaggi e criticità
La diffusione di questi dispositivi a oggi è piuttosto limitata a causa della loro capacità di cicli di carica e scarica. Un team di ricerca della coreana Pohang University of Science and Technology sembra però aver trovato una risposta a questa criticità. I ricercatori hanno infatti sviluppato una soluzione innovativa per aumentare le prestazioni delle batterie all’acqua di mare aggiungendo agenti chelanti al catodo, in grado di legarsi ai metalli presenti nella soluzione e aumentare la capacità di accumulo di energia della batteria.
Una soluzione quella proposta dal team coreano che fa ricorso al lesacianoferrato di nichel (NiHCF) come materiale catodico di intercalazione per la propria batteria “marina”. Si tratta di un composto facilmente sintetizzabile, economico ed ecologico. La sua fabbricazione produce però una struttura ricca di difetti e criticità. L’aggiunta di agenti chelanti ha però permesso agli scienziati di sintetizzare il NiHCF in forma ottimizzata per migliorare notevolmente le prestazioni elettrochimiche delle batterie all’acqua di mare.
Gli sviluppi futuri per un’energia più “blu”
La ricerca della Pohang University è un tassello importante per proseguire nello sviluppo di soluzioni energetiche incentrate sull’utilizzo delle batterie all’acqua di mare. Un percorso che potrebbe portare a una nuova generazione di dispositivi di accumulo dell’energia elettrica. La soluzione è particolarmente interessante per territori come per esempio le regioni costiere, dove la disponibilità di acqua salata è abbondante e le batterie all’acqua di mare potrebbero essere utilizzate per generare a basso impatto alti volumi di energia solare e eolica.
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