New York City capofila di un progetto sperimentale per il contrasto ai cambiamenti climatici. Lo scorso settembre, il sindaco della Grande Mela, Bill de Blasio, aveva dichiarato che l’area di Governors Island sarebbe diventata un hub dedicato a preparare New York – e in seguito altre città interessate a seguire il modello – agli impatti del cambiamento climatico. 

Il progetto entra adesso nel vivo: de Blasio e il Trust for Governors Island hanno lanciato una competizione globale per trovare un istituto di ricerca al quale affidare la realizzazione di un Centro per le soluzioni climatiche sull’isola appena a sud di Lower Manhattan. L’obiettivo è trasformare i 172 acri dell’area di Governors Island in un “laboratorio vivente” per la ricerca sul clima, con particolare attenzione alla giustizia ambientale e alla resilienza della comunità.

Il concorso è stato annunciato insieme a un investimento di 150 milioni di dollari nei  trasporti, nei servizi pubblici e nelle infrastrutture edilizie dell’isola. Fondi che vanno ad aggiungersi ai 400 milioni di dollari che la città ha speso nell’ultimo decennio per trasformare l’ex base militare in un rifugio urbano per i newyorkesi, con un vasto parco e infrastrutture idriche ed elettriche di nuova generazione. I nuovi fondi sosterranno anche il più ampio progetto di riqualificazione generale del territorio, che dovrebbe generare 7.000 posti di lavoro sull’isola. 

L’obiettivo finale del progetto è quello di ampliare le conoscenze sui cambiamenti climatici e integrare il lavoro di esperti di politiche green, per pilotare soluzioni che avranno un impatto diretto sulle comunità di New York, in particolare sui quartieri a basso reddito che sopportano maggiormente il peso di eventi meteorologici come uragani, inondazioni, innalzamento delle temperature. 

Il progetto pilota, che vede al centro New York e le sue peculiari caratteristiche di città – regione, potrebbe essere seguito da altre realtà metropolitane complesse, in particolare in Europa. 

L’Unione europea, grazie agli ingenti stanziamenti dedicati all’ambiente e alla transizione ecologica contenuti nel PNRR, promuove una visione basata su politiche destinate ad avere un impatto sull’inclusione, la sostenibilità e l’adozione di modelli green nelle città europee del futuro.

“La sfida urbana è fondamentale per affrontare le incertezze legate al cambiamento climatico. Le metropoli, infatti, sono sistemi complessi nei quali spesso si toccano con mano gli effetti delle diseguaglianze e l’insostenibilità di modelli di produzione eccessivamente inquinanti”. 

Antonio Carmine Vitale
(Amministratore Enega srl)