Sul clima arriva finalmente la chiamata di Joe Biden ai grandi della Terra. Il presidente degli Stati Uniti ha infatti chiesto al presidente russo, Vladimir Putin, e a quello cinese, Xi Jinping, di partecipare al vertice sul clima che si terrà online il 22 e 23 aprile. Solo pochi giorni fa i contrasti tra Biden e Putin avevano gelato il mondo, ma evidentemente quando si tratta di trovare un punto d’incontro sulle azioni di contrasto al cambiamento climatico è possibile aprire un canale di comunicazione.
Biden ha deciso di coinvolgere Cina e Russia sul tema della salvaguardia ambientale anche per imprimere una svolta dopo gli anni di Donald Trump, durante i quali il presidente tycoon si era opposto alle richieste di ridimensionare la dipendenza americana dalle energie fossili.
La prossima Giornata della Terra, promossa proprio dagli Stati Uniti, in programma il 22 e 23 aprile solo virtualmente, punta a dare un’accelerata agli sforzi globali per contrastare l’inquinamento causato da carbone, gas naturale e petrolio e trovare soluzioni convincenti alle criticità causate dai cambiamenti climatici.
Biden punta a coinvolgere non solo le grandi potenze, ma tutti i paesi maggiormente industrializzati, per approfondire insieme le risposte alle sfide del cambiamento climatico, anche in relazione all’emergenza sanitaria in corso. Il principale obiettivo degli Stati Uniti, dopo gli anni di sostanziale disinteresse della presidenza Trump, è quello di ridare forza e centralità agli obiettivi individuati dall’Accordo di Parigi del 2015.
E l’Unione europea? Su questo fronte, i paesi membri sono da tempo impegnati a portare avanti un’agenda green, in linea con le indicazioni della presidente della Commissione. Ursula von der Leyen ha infatti recentemente ribadito la necessità che il prossimo decennio debba rappresentare “una svolta. Siamo alla vigilia di una trasformazione simile alla rivoluzione digitale degli anni ’80. L’Europa ha deciso di tagliare le emissioni del 55% nell’arco dei prossimi 10 anni”.
“Bene l’avvio del dialogo tra le grandi potenze industriali promosso dagli Stati Uniti ma adesso è arrivato il tempo di passare all’azione. Anche i grandi della Terra devono impegnarsi ad adottare un’agenda verde mettendo in cima agli obiettivi di sviluppo il contrasto ai cambiamenti climatici e modelli di produzione più sostenibili”.
Antonio Carmine Vitale
(Amministratore unico Enega srl)
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