Per consentire la piena partecipazione al sistema elettrico delle fonti rinnovabili, della generazione diffusa, dei sistemi di accumulo, degli aggregatori e dei consumatori, è fondamentale dar vita a un nuovo sistema di regole, più trasparente, rigoroso e improntato a efficienza e funzionalità. Sono questi, come si legge in una nota, gli obiettivi principali del Documento di consultazione approvato dall’Arera per definire il Testo Integrato del Dispacciamento Elettrico (TIDE). “Un documento”, prosegue il comunicato, “ora aperto ai contributi di tutti i portatori di interesse, che vuole individuare le principali linee di intervento per una regolazione dell’attività di dispacciamento che garantisca efficientemente la sicurezza del sistema elettrico in un contesto in rapida e continua evoluzione, per effetto della diffusione delle fonti rinnovabili e della generazione distribuita, ma anche per il progressivo venir meno degli impianti programmabili che hanno storicamente reso disponibili le risorse per garantire l’equilibrio tra domanda e offerta di energia elettrica”.

Il testo presenta gli orientamenti dell’Autorità per consolidare la prosecuzione dell’integrazione dei mercati dell’elettricità italiani con quelli degli altri paesi europei, per fare in modo che il servizio di dispacciamento tenga conto dell’armonizzazione e della condivisione dei servizi necessari a garantire la sicurezza del sistema in corso a livello continentale. 

Un contesto che è soggetto a una continua evoluzione e che, come evidenziato nella nota stilata dall’Arera, anche in vista del raggiungimento degli obiettivi europei di decarbonizzazione e valorizzazione delle rinnovabili al 2030, nonché di completamento del mercato interno dell’energia, “rende sempre più urgente la riforma del servizio di dispacciamento, delle modalità con cui è possibile fornire le necessarie risorse, nonché delle modalità con cui esse vengono remunerate”. Questo affinché, sottolinea ancora il comunicato, “non vi siano barriere che impediscano l’utilizzo di tutte le risorse disponibili dove economicamente convenienti”. 

La trasformazione che sta riguardando il settore elettrico è in qualche modo paragonabile all’evoluzione di internet negli anni”, spiega Stefano Besseghini, presidente Arera. “Dalla vecchia asimmetria delle reti di comunicazione, prevalentemente orientata alla trasmissione di informazioni, la crescita del Web 2.0 ha imposto profonde revisioni strutturali del sistema che pure è, apparentemente, rimasto uguale a se stesso. Questo Testo Integrato assume un ruolo centrale e rilevante proprio nella capacità di includere strutturalmente nel sistema elettrico fenomeni in forte crescita come la generazione da fonti rinnovabili, la generazione distribuita o la mobilità elettrica consegnandoci una visione future proof del sistema elettrico”‘. I soggetti interessati possono far pervenire all’Autorità le loro osservazioni e le loro proposte entro il 14 ottobre 2019. 

“Per integrare maggiormente e meglio le fonti rinnovabili all’interno del sistema dell’energia, è necessaria una spinta propulsiva centrale che, partendo dalle peculiarità dello scenario nazionale, agisca in armonia con le indicazioni dell’Unione Europea. Gli obiettivi di valorizzazione delle fonti rinnovabili e dei processi di decarbonizzazione al 2030 sono molto ambiziosi ed è un lavoro che va cominciato subito, attraverso interlocuzioni costruttive tra istituzioni, imprese, consumatori”. 

Antonio Carmine Vitale

(Amministratore unico Enega srl)