La domanda globale di elettricità è aumentata del 6% dallo scorso anno, spinta dal rapido rimbalzo economico e da condizioni meteorologiche più estreme rispetto al 2020, compreso un inverno più freddo della media. Si tratta dell’incremento più consistente in termini percentuali dal 2010, quando il mondo si stava riprendendo dalla crisi finanziaria globale. In termini assoluti, l’aumento dello scorso anno di oltre 1.500 TeraWattora è stato il più grande mai registrato.
A dare evidenza ai dati è l’edizione di gennaio 2022 del rapporto semestrale sul mercato elettrico dell’International Energy Agency- IEA.
Nel 2021 la domanda globale di elettricità è aumentata “creando tensioni nei principali mercati, spingendo i prezzi a livelli senza precedenti e portando le emissioni del settore energetico a livelli record”, sottolinea IEA. “Il vertiginoso aumento della domanda – si legge nello studio ha superato la capacità delle fonti di fornitura di elettricità di tenere il passo in alcuni mercati principali, con la carenza di gas naturale e carbone che hanno portato a prezzi volatili, distruzione della domanda ed effetti negativi su produttori di energia, rivenditori e utenti finali, in particolare in Cina, Europa e India”, continua l’agenzia nel rapporto.
“Circa la metà della crescita globale della domanda di elettricità dello scorso anno è avvenuta in Cina, con una crescita di circa il 10%”, prosegue IEA, ricordando che, tanto Pechino, quanto un altro gigante come l’India, hanno sofferto di interruzioni di corrente in alcuni momenti della seconda metà dell’anno a causa della carenza di carbone.
Anche in Europa si sono registrati forti aumenti dei prezzi, mentre sono stati più moderati negli Stati Uniti, dove le forniture di gas sono state meno perturbate. L’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili è cresciuta del 6% nel 2021, “ma non è bastata per tenere il passo con la domanda galoppante”, avverte l’agenzia.
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