Il livello delle emissioni globali del settore energetico mostra una tendenza chiara alla stabilizzazione, evidenziando un leggero aumento, pari allo 0,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. È quanto emerge da un nuovo rapporto del think tank Ember, secondo il quale l’aumento è dovuto al fatto che l’energia eolica e solare continuano a fare passi da gigante nel panorama energetico.

Lo studio ha esaminato i dati sull’elettricità, nei mesi tra gennaio e giugno 2023 nei 78 paesi che rappresentano quasi il 92% della domanda mondiale di elettricità.  

Giù le emissioni, eolico e solare sempre più centrali 

Il rapporto evidenzia la notevole crescita delle fonti di energia eolica e solare che, insieme, hanno contribuito per il 14,3% all’elettricità globale durante la prima metà del 2023. Un dato che segnala un aumento rispetto al 12,8% registrato nell’anno precedente. L’energia solare, in particolare, ha visto una rapida crescita, espandendosi del 16% e fornendo ulteriori 104 terawattora di elettricità nel periodo esaminato dal rapporto. 

La Cina è il paese che si conferma in prima linea nella produzione di energia solare, contribuendo per il 43% alla crescita globale del comparto. Anche i paesi dell’Ue, gli Stati Uniti e l’India hanno fatto la loro parte, contribuendo ciascuno per circa il 12% all’aumento globale della produzione solare.

Nonostante questi sviluppi positivi, il rapporto sottolinea anche un fattore critico che ostacola la riduzione delle emissioni: le condizioni idroelettriche avverse. Le condizioni idrologiche sfavorevoli, rese particolarmente critiche dai cambiamenti climatici, hanno portato a una diminuzione dell’8,5% nella produzione idroelettrica, pari a meno 177 terawattora.

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