Energia, le potenzialità degli oceani nella transizione green

Sebbene gli oceani siano stati spesso trascurati dall’agenda pubblica sul cambiamento climatico, svolgono un ruolo fondamentale nella transizione verso un futuro energetico sicuro e sostenibile. A livello globale, sta crescendo l’utilizzo dell’energia rinnovabile che proviene dagli oceani. Questo perché è un elemento in grado di mitigare i cambiamenti climatici e contribuire a eliminare gradualmente i combustibili fossili. 

Oceani, una miniera di energia pulita

Dall’eolico offshore al solare di origine mareomotrice, ondoso, termico e galleggiante, l’oceano offre una varietà di fonti di energia. Sembra quindi finalmente arrivato il momento in cui a livello globale si accende un faro sulle energie rinnovabili di origine oceanica. Un argomento che, rispetto al 2021, ha visto nel 2022 un +35% delle menzioni nelle notizie in rete. Tuttavia, l’attuale capacità dell’energia oceanica è molto lontana dal raggiungere il pieno potenziale. Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia, l’eolico offshore potrebbe fornire quasi 18 volte più energia di quanta ne consumi oggi. 

La situazione in Europa

Le installazioni eoliche offshore copriranno migliaia di chilometri di spazio oceanico nei prossimi anni. L’Unione europea si è impegnata a passare dagli attuali 28 GW a 300 GW nel 2050. Centinaia di nuove turbine vengono installate offshore in Europa ogni anno e altre decine di migliaia saranno necessarie per raggiungere gli obiettivi globali. Il rischio è facilmente individuabile. Nel delicato rapporto tra infrastrutture necessarie alla transizione ecologica e ambienti i secondi rischiano di collassare, con un effetto che sarebbe paradossale. Se gli interventi non vengono pianificati correttamente, le turbine potrebbero mettere in pericolo i delicati habitat marini. I rischi associati a una cattiva pianificazione includono anche l’interruzione delle rotte migratorie e un pesante inquinamento acustico. Per costruire infrastrutture sostenibili e rispettose degli ambienti oceanici, serve una base dati misurabile per prendere le decisioni più sensate e strategiche. Soprattutto quando l’emergenza spinge a costruire velocemente per fornire più energia al mondo. Man mano che i big data sugli oceani diventano disponibili e condividi, i decisori avranno opportunità sempre più promettenti per soluzioni guidate dalla scienza. 

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