L’Italia alle prese con la crisi dell’energia causata dalle fibrillazioni geopolitiche seguenti la guerra tra Russia e Ucraina. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy e il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica hanno insediato un tavolo tecnico per definire il nostro fabbisogno e le potenzialità nella produzione di materie prime critiche. Lo ha sottolineato recentemente il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. “Emergerà una mappa dei siti sfruttabili, dei cicli, delle tecnologie: l’autonomia strategica dell’Europa oggi è fondamentale”, ha detto Urso, secondo cui “vicende drammatiche come l’invasione russa dell’Ucraina ci fanno capire che non possiamo consegnare ai nostri figli una dipendenza come quella fossile nei confronti della Russia”, e al tempo stesso, non possiamo farlo “neanche in termini di dipendenza tecnologica dalla Cina”. 

“Dobbiamo subito elaborare insieme all’Europa una politica” mirata all’autonomia strategica che passa anche dal rapporto con continenti come “l’Africa e l’America latina”. 

C’è un allarme gas ed energia? No per il Governo

In materia di stoccaggio del gas, il Governo fa sapere che non c’è alcun allarme. “Non credo che ci siano allarmi per l’energia: gli stoccaggi di gas dello scorso anno sono ancora sufficientemente pieni perché l’inverno è stato più mite del previsto”, ha detto Urso. “E poi c’è l’accordo sul tetto al prezzo del gas, anche per questo il prezzo del gas si è via via ridotto, arrivando a circa 50 dollari. Resta comunque superiore a quello Usa e quindi c’è un’asimmetria che dobbiamo colmare con una vera politica industriale europea”, ha detto il ministro. 

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