Il 2020 per l’Europa è l’anno zero della transizione da un modello incentrato sulle energie fossili a uno più verde, pulito e sostenibile. E’ quanto evidenziato in una ricerca della società indipendente Ember che ha messo in fila i dati relativi al primo semestre dell’anno in corso. Grazie alle condizioni climatiche favorevoli, si legge nel report, agli investimenti poderosi, in particolare nell’eolico e nel solare, e ai consumi ridotti a causa dell’emergenza Covid-19, l’energia green è aumentata dell’11%, mentre i combustibili fossili hanno subito un calo del 18%.
Il solare è l’energia leader della svolta green, con un +16%, segue l’energia idroelettrica, che cresce del 12%. L’eolico fa segnare un +11%, chiude la classifica la bioenergia, con una crescita dell’1%. A destare scalpore è in particolare il crollo delle energie fossili, con un -32% per il carbone e -6% per il gas naturale. Dati clamorosi che sembrano aprire la strada a una svolta verde, in tutta l’Unione europea. Tra i paesi più “green”, è la Germania a fare da apripista, con un calo pari a 31 TWh (39%), seguono Romania (40%), Repubblica Ceca (20%), Bulgaria (20%), Polonia (12%).
Non è solo il centro Europa a far registrare buone performance in termini di sostenibilità ambientale: negli ultimi mesi, infatti, importanti segnali sono arrivati anche da altre realtà, come Portogallo, Austria, Grecia. La Francia, inoltre, nonostante la tradizione favorevole al ricorso all’energia nucleare, ha visto un sensibile calo della domanda di energia non rinnovabile.
“I primi mesi del 2020 sono stati segnati dalla pandemia che ha innescato una serie di effetti, perlopiù drammatici, nei sistemi economici globali. L’indicazione di una svolta green nell’energia, però, potrebbe essere una delle poche buone notizie post emergenza Covid-19. Il virus, infatti, ha generato una situazione di pressione sui nostri modelli produttivi tanto forte da spingerci a mettere in discussione alcuni aspetti poco virtuosi, a cominciare dalla necessità di intraprendere quella svolta verde e sostenibile non più rinviabile”.
Antonio Carmine Vitale
(Amministratore unico Enega srl)
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