Il programma di lavoro di Orizzonte 2020 per il biennio 2016-2017 comprende un’importante iniziativa, “Industria 2020 nell’economia circolare”, che assegnerà più di 650 milioni di euro a progetti innovativi che sostengono gli obiettivi dell’economia circolare e la competitività nell’Unione in un’ampia gamma di attività industriali e di servizi, tra cui la trasformazione, la fabbricazione e nuovi modelli imprenditoriali.” A questi fondi di Horizon 2020 si aggiungono 4 miliardi di euro presi dai Fondi Strutturali Nuovi modelli industriali più sostenibili Un recente studio sottolinea inoltre i benefici di più vasta portata dell’economia circolare, tra i quali la riduzione degli attuali livelli di emissioni di biossido di carbonio.

L’azione sul fronte dell’economia circolare è quindi strettamente legata a varie priorità dell’Unione (la crescita e l’occupazione, il programma di investimenti, il clima e l’energia, l’agenda sociale e l’innovazione industriale), come pure agli sforzi messi in atto a livello mondiale per uno sviluppo sostenibile. Centrale sarà quindi l’innovazione tecnologica per l’ottenimento di nuove fonti energetiche riproducibili, a ciclo continuo, ma soprattutto dagli scarti di produzione dell’agricoltura.

Le energie rinnovabili che stanno alla base del progetto “Economia Circolare” saranno il pilastro di questo cambiamento economico e strutturale: per ripensare i modi di produzione e consumo e per trasformare i rifiuti in prodotti ad alto valore aggiunto, saranno vitali tecnologie, processi, servizi e modelli imprenditoriali nuovi che plasmeranno il futuro della società e delineeranno nuovi modelli industriali. I vantaggi di un’economia circolare L’economia circolare darà impulso alla competitività dell’Unione mettendo al riparo le imprese dalla scarsità delle risorse e dalla volatilità dei prezzi e contribuendo a creare sia nuove opportunità commerciali sia modi di produzione e consumo innovativi e più efficienti.

Oltre a generare posti di lavoro a livello locale e per tutte le qualifiche, offrendo opportunità di integrazione e coesione sociale, farà risparmiare energia e contribuirà a evitare danni irreversibili in termini di clima, biodiversità e inquinamento di aria, suolo e acqua, causati dal consumo delle risorse a un ritmo che supera la capacità della Terra di rinnovarle.