Le emissioni inquinanti non si fermano nemmeno in tempo di crisi economica. I livelli dei due più importanti gas serra antropogenici, anidride carbonica e metano, hanno continuato il loro inesorabile aumento nel 2020 nonostante il rallentamento economico causato dal coronavirus, come rilevato recentemente dal NOAA

La media globale per l’anidride carbonica (CO2), calcolata dalle misurazioni raccolte presso le sedi di campionamento remote del NOAA, è stata di 412,5 parti per milione (ppm) nel 2020, con un aumento di 2,6 ppm durante l’anno. Il tasso globale di aumento è stato il quinto più alto in 63 anni di rilevazioni del NOAA, dopo il 1987, 1998, 2015 e 2016. 

Si stima che la recessione economica abbia ridotto le emissioni di carbonio di circa il 7% durante il 2020. Senza il rallentamento economico, l’aumento del 2020 sarebbe stato il più alto mai registrato, secondo Pieter Tans, scienziato senior del NOAA’s Global Monitoring Laboratory. Dal 2000, la media globale di CO2 è cresciuta di 43,5 ppm, con un aumento del 12%.

“L’attività umana sta condizionando il cambiamento climatico” ha affermato Colm Sweeney, vicedirettore aggiunto del Global Monitoring Lab. “Se vogliamo mitigare gli impatti peggiori, ci dobbiamo concentrare sulla riduzione delle emissioni di combustibili fossili quasi a zero – e anche allora dovremo cercare modi per rimuovere ulteriormente i gas serra dall’atmosfera”.

Anche i livelli di metano sono aumentati. L’analisi dei campioni del 2020 ha  mostrato un aumento significativo del carico atmosferico del metano, che è molto meno abbondante ma 28 volte più potente della CO2 nell’intrappolare il calore in un arco di tempo di 100 anni. L’analisi preliminare del NOAA ha mostrato che l’aumento annuale del metano atmosferico per il 2020 è stato di 14,7 parti per miliardo (ppb). Si tratta del maggiore aumento annuale registrato dall’inizio delle misurazioni sistematiche nel 1983. Il metano nell’atmosfera è generato da molte fonti diverse, come lo sviluppo e l’uso di combustibili fossili, il decadimento della materia organica nelle zone umide e come sottoprodotto dell’allevamento del bestiame. Determinare quali fonti specifiche siano responsabili delle variazioni nell’aumento annuale del metano è difficile. 

“La sfida per il contrasto alle emissioni inquinanti è l’ambito nel quale si gioca il futuro delle prossime generazioni. Si tratta di una sfida globale, che deve necessariamente vedere dalla stessa parte sistemi politici, economici e sociali”.

Antonio Carmine Vitale
(Amministratore unico Enega srl)