Gli investimenti pubblici per le energie rinnovabili sono destinati a stabilità in Europa anche se si registrano incertezze per quanto riguarda Francia e Italia. A sostenerlo è il nuovo rapporto pubblicato da S&P Global Platts Analytics. Su scala globale, nel 2020, il fotovoltaico dovrebbe incrementarsi di ulteriori 110 GW (+10%). La crescita però potrebbe arrestarsi a seguito di possibili criticità legate al sostegno politico e agli effetti del coronavirus. La crescita europea – si legge nel Rapporto – sarà guidata dalla Spagna.  Analizzando circa 60 GW di aste solari nel 2019 – si legge in una nota sul sito web sul quale è pubblicato lo studio -, il rapporto colloca la media ponderata dei risultati intorno ai 40 dollari per MWh, con la “cautela richiesta” quando si considerano le offerte da record a fronte di segnali di “forte concorrenza tra gli sviluppatori”, in particolare per progetti su larga scala”.

Sul fronte delle installazioni domestiche e della produzione, è ancora la Cina a fare la parte del leone sul mercato. Nel 2019, però, le installazioni sono precipitate a 30 GW dopo il forte taglio dei sussidi annunciato a maggio 2018, ma sono aumentati verso la fine dello scorso anno, con 14 GW di capacità aggiunti nell’ultimo trimestre. L’impatto del coronavirus, però, rischia di lasciare effetti visibili sullo scenario. Nel primo trimestre del 2020, lo stallo delle attività economiche in generale può incidere sulle installazioni, unitamente al ritardo nel pagamento degli incentivi. Questi ritardi – si legge nel Rapporto – stanno mettendo a dura prova la posizione finanziaria e la liquidità degli sviluppatori solari, minando probabilmente ulteriori investimenti”.

Previsto un rimbalzo del solare in Europa. L’aumento dell’attività di gara, l’interesse per gli accordi di acquisto di energia, insieme a prezzi dei moduli più bassi, hanno consentito quello che il Rapporto definisce come “nuovo rinascimento solare”. Gli investimenti su scala pubblica sembrano destinati a rimanere solidi, con alcune incertezze però sulla crescita in Francia e in Italia.

In altri mercati emergenti, oltre 30 GW di progetti fotovoltaici su larga scala sono attualmente pianificati o già in costruzione, con in primo piano Brasile, Cile e Medio Oriente. In particolare, le ricche monarchie del Golfo stanno pensando di aprirsi al mondo delle energie rinnovabili: secondo l’Agenzia internazionale per l’energia gli investimenti nelle rinnovabili dovrebbero raggiungere i 10 trilioni di dollari entro il 2040. Una cifra che fa gola e rappresenta un motivo di interesse anche per quei paesi che puntano ancora quasi tutto sul petrolio.  

Lo scenario legato alle energie rinnovabili è in continuo mutamento e si sta aprendo anche a realtà che, fino a oggi, hanno puntato tutto sulle energie tradizionali. Un’evoluzione che difficilmente si arresterà, nonostante le difficoltà del periodo legate al diffondersi del coronavirus”.

Antonio Carmine Vitale
(Amministratore unico Enega srl)