In calo la generazione di energia da fonti rinnovabili in Italia. La produzione idroelettrica subisce un calo del 37,7%. L’energia eolica scende dell’1,8%, quella geotermica dell’1,6%, mentre il fotovoltaico è l’unica Fer a registrare un aumento dell’11,8%, dunque di 2,9 TWh che portano la produzione annuale a quota 27,5 TWh. Sul fronte delle non rinnovabili, invece, la generazione termoelettrica aumenta di oltre il 6% (circa 11 TWh), con il carbone che registra un incremento del 61,4% rispetto al 2021. Da qui il contributo minore delle Fer sulla domanda di elettricità, un apporto che negli ultimi dieci anni non è comunque mai decollato. 

Energie rinnovabili, obiettivi lontani

Nell’ambito della capacità rinnovabile installata, nel 2022 è aumentata di poco più di 3 gigawatt, quasi 1,7 in più rispetto all’anno precedente. Significa un aumento del 124%, ma se si paragona agli appena 1,3 GW del 2021. Il target di 3 resta lontano da quanto annunciato dallo stesso ex ministro Cingolani quando, nella primavera del 2022, aveva anticipato che, nei primi cinque mesi dell’anno, c’erano già state richieste di allacciamento alla rete per 5,1 gigawatt. 

Il fotovoltaico regge

L’unica fonte rinnovabile ad aver registrato un incremento di produzione nel 2022 è il fotovoltaico. Dopo il 28,4% di idrico, infatti, nel 2022 la quota di solare è del 28%, seguita dal 20,7% dell’eolico, dal 17,4% di biomasse e dal 5,5% di geotermico.

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