L’Internet of Things sta rivoluzionando il modo in cui viviamo la vita domestica. La casa, infatti, sta diventando sempre più smart, tecnologica e digitale, grazie ai sensori wireless, all’elettronica a bassa potenza, alla domotica. Diventa quindi fondamentale dotarsi di dispositivi in grado di raccogliere l’energia in maniera efficiente. Una delle soluzioni più funzionali alla nuova casa del futuro è quella dei pannelli solari da interno, in grado di funzionare anche con la bassa illuminazione degli ambienti chiusi, e incentrati sull’utilizzo di celle fotovoltaiche sottili e flessibili. 

Un dispositivo piccolo, poco ingombrante, integrabile e con un grande potenziale tecnologico. La soluzione è stata messa a punto dagli scienziati dell’’Istituto FEP del Fraunhofer, in partnership con i ricercatori del CHOSE (Centre for Hybrid and Organic Solar Energy), centro di ricerca dell’Università di Roma Tor Vergata e del GHIDA, dell’Universidad Surcolombiana, per la creazione di celle in perovskite per nuovi pannelli solari da interno.

Due le principali caratteristiche tecniche di queste celle solari per interni: il deposito di perovskite su substrati di vetro ultrasottili, flessibili e rivestiti in ossido di indio-stagno (ITO) e il processo di ottimizzazione che avviene attraverso l’incorporazione di un’impalcatura mesoporosa su strati compatti diossido di stagno (SnO2). I dispositivi quindi risultano efficienti, leggeri, flessibili, low cost: in altre parole sono perfetti per l’uso domestico e per valorizzare le potenzialità delle nuove tecnologie digitali. 

Alla prova dei test di laboratorio, i pannelli hanno mostrato di poter superare 1600 procedure di piegatura con una curvatura di 20,5 mm, offrendo al tempo stesso una efficienza di conversione luminosa pari al 20,6% (16,7 μW / cm2 di densità di potenza) e del 22,6% (35,0 μW / cm2) sotto Illuminazione a LED, rispettivamente, a 200 e 400 lux (i livelli di illuminazione che si trovano prevalentemente in case, negozi e uffici vanno dai 100 ai 500 lux).

Numeri importanti che dimostrano il grande potenziale di questa nuova tecnologia e la sua capacità di integrarsi perfettamente nei sistemi di componentistica elettronica.