Un’occasione per riflettere su opportunità e costi della transizione energetica e capire dove sta andando l’Italia in vista degli obiettivi europei e globali. La Prima Conferenza di Confindustria Energia, Federazione delle Associazioni del comparto Energia di Confindustria, ha fatto emergere le potenzialità per il nostro Paese lungo il percorso della transizione energetica: è in ballo oltre 1 milione di posti di lavoro che dovranno essere preservati mantenendo comunque gli impegni Ue e garantendo imprese sempre competitive. Diventa quindi necessario adottare un approccio senza pregiudizi ideologici, votato alla concretezza, per rendere la transizione energetica conveniente e sostenibile per le imprese. 

PNIEC, la strategia per la transizione energetica

Il grimaldello fondamentale per i processi di transizione energetica è il PNIEC, Piano Nazionale Integrato Energia e Clima. Il documento è incentrato su leve come la promozione delle rinnovabili e le soluzioni low carbon, dai biocarburanti al biometano, ai processi circolari, all’idrogeno blue e green e alla CCS, e la conferma della centralità del gas per tutta la fase di passaggio. Secondo il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, “saranno necessari 1.100 miliardi di euro di investimenti per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione in Italia da qui al 2030. Si tratta di un flusso d’investimenti di 140 miliardi di euro l’anno che impone un impegno serio e di lunga gittata di tutti gli operatori in campo”.

“La transizione energetica sarà un volano di sviluppo e sostenibilità ma va contemperata con le esigenze delle imprese e la salvaguardia dei posti di lavoro, per non creare squilibri e criticità”.

Antonio Carmine Vitale

(Amministratore unico Enega srl)

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