In Italia le installazioni destinate a generare nuova capacità da fonti rinnovabili sono cresciute del 120% nei primi sei mesi del 2023. Un segnale incoraggiante per il nostro Paese, al momento in ritardo rispetto agli obiettivi promossi dall’Unione Europea sulla transizione energetica. Roma ha aggiunto quasi 2,5 gigawatt (GW) di nuova capacità rinnovabile tra gennaio e giugno, rispetto alle nuove installazioni del valore di 1,1 GW realizzate nella prima metà dello scorso anno. Le installazioni mensili di rinnovabili a giugno 2023 sono state di quasi 500 megawatt (MW), quasi cinque volte le aggiunte registrate a gennaio 2022. L’energia rinnovabile a giugno ha coperto il 44% della domanda di energia elettrica del Paese. I dati sono stati forniti da Terna.

I prossimi obiettivi green verso la transizione

Recentemente il governo italiano ha fissato come obiettivo quello di coprire il 65% del consumo interno di elettricità attraverso la produzione di energia rinnovabile entro il 2030. Tuttavia l’Italia rischia di non raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione Europea per la riduzione delle emissioni di carbonio entro la fine del decennio. Secondo il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, le politiche nazionali contribuiranno a ridurre le emissioni nei trasporti, negli alloggi, nell’agricoltura, nei rifiuti, nei servizi e nelle industrie energetiche leggere del 35-37% rispetto ai livelli del 2005. Un target che però resta al di sotto dell’obiettivo di decarbonizzazione del 43,7% entro il 2030 previsto per l’Italia da Bruxelles lo scorso aprile. Tra le misure allo studio, anche il ricorso a investimenti sia privati ​​che pubblici per ristrutturare gli edifici per renderli più efficienti dal punto di vista energetico.

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