Storico accordo tra Unione europea, Israele ed Egitto per condividere le forniture di gas naturale. “Oggi facciamo la storia. Oggi Egitto e Israele prendono l’impegno di condividere il loro gas naturale con l’Europa ed di portare aiuto nella crisi energetica”,  ha spiegato la ministra dell’Energia israeliana, Karine Elharrar, parlando al Cairo alla cerimonia di firma di un Memorandum d’intesa sottoscritto a margine della settima ministeriale del Forum del gas del Mediterraneo orientale (Emgf), alla presenza della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen

“Una nuova storia di collaborazione in materia di energia”

“E’ un accordo storico che segna l’inizio di una lunga storia energetica di successo nella regione”, l’ha definito von der Leyen. “Il memorandum d’intesa è un impegno a condividere il gas con l’Europa e ad aiutarla a diversificare le sue fonti energetiche”, ha continuato Elharrar. 

Rincari e dipendenza energetica: serve un nuovo percorso

La guerra tra Russia e Ucraina ha determinato la necessità per i paesi europei di imboccare la strada dell’autonomia energetica da Mosca. Ma non solo. I rincari delle materie prime energetiche stanno colpendo in particolare i Paesi europei. Le stime del Centro Studi Confindustria rivelano che, in confronto a Francia e Germania, l’Italia è il paese dove il caro-Energia rischia di produrre i maggiori danni.  A politiche invariate, l’incidenza dei costi energetici sul totale dei costi di produzione per l’economia italiana si stima possa raggiungere l’8,8 per cento nel 2022, più del doppio del corrispondente dato francese (3,9 per cento) e quasi un terzo in più di quello tedesco (6,8 per cento).

Diversificare le fonti di approvvigionamento e continuare sulla strada dell’indipendenza dal gas russo sono gli elementi decisivi sulla strada verso il contenimento degli effetti negativi del conflitto in corso, ma anche un passo importante per promuovere la transizione energetica.