I ministri europei dell’Energia hanno detto sì al price cap al gas. Il Consiglio Energia ha approvato l’istituzione di un meccanismo di correzione di mercato, che prevede un tetto per il prezzo del gas naturale a 180 euro al megawattora, teso a limitare i picchi ed evitare impennate come quelle dello scorso agosto. 

“Con questo meccanismo in atto l’Europa sarà meglio preparata per la prossima stagione invernale e per il nuovo round di riempimento degli stock, che sarà più impegnativo di quest’anno”, ha sottolineato la commissaria Ue per l’Energia, Kadri Simson.

Nuovo price cap, ecco come funziona

Grazie all’intesa politica – solo l’Ungheria ha votato contro l’accordo – , il tetto al prezzo entrerà in vigore il prossimo 15 febbraio. Il differenziale del prezzo al Ttf con gli indici di riferimento globali viene fissato, come previsto nell’ultima proposta della presidenza ceca, a 35 euro. I giorni necessari – in cui il prezzo deve superare i 180 euro a megawattora – perché scatti il meccanismo di correzione restano tre. 

Prezzo del gas scende ai minimi

Il prezzo del gas ha fatto segnare i minimi storici da giugno, dopo l’accordo in seno all’Unione Europea sul price cap. I future Ttf cedono il 3% a 105,3 euro, dopo essere arrivati a sfiorare i 100 euro al megawattora nella prima parte della seduta, anche in scia a previsioni metereologiche che danno le temperature in Nord Europa in linea con la media stagionale nel prossimo mese. Sempre sul fronte energetico avanza dello 0,5% il petrolio, con il wti che sale a 75,74 dollari e il brent a 79,9 dollari.