La Commissione europea ha reso noto un pacchetto di misure per la sicurezza energetica per dotare l’UE degli strumenti per affrontare la transizione energetica globale al fine di fronteggiare possibili interruzioni dell’approvvigionamento energetico. La dimensione della sicurezza energetica è una delle pietre angolari della strategia per l’Unione dell’energia e una delle priorità politiche fondamentali della Commissione Juncker.

Il pacchetto prevede un’ampia gamma di misure per rafforzare la resilienza dell’UE in caso di interruzione delle forniture di gas, tra cui riduzione della domanda di energia, aumento della produzione di energia in Europa (anche da fonti rinnovabili), ulteriore sviluppo di un mercato dell’energia ben funzionante e perfettamente integrato, nonché la diversificazione delle fonti energetiche, dei fornitori e delle rotte. Il pacchetto in materia di sicurezza energetica fa seguito all’adozione da parte dei leader mondiali (a Parigi, il 12 dicembre 2015) di un nuovo accordo globale e universale sul cambiamento climatico. Regolamento sulla sicurezza dell’approvvigionamento di gas Il gas svolge un ruolo nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e resta una componente importante del mix energetico dell’UE.

Tuttavia, l’attuale dipendenza esterna impone che l’UE aumenti la resilienza dei suoi mercati qualora debba far fronte a eventuali interruzioni delle forniture di gas. Per cogliere tutti i benefici di un mercato liquido e competitivo, è necessario migliorare la trasparenza nel mercato UE del gas. Per rimediare alla fragilità del sistema, la Commissione propone di passare da un approccio nazionale a uno regionale nella definizione delle misure di sicurezza dell’approvvigionamento. La proposta introduce inoltre un principio di solidarietà tra gli Stati membri per garantire l’approvvigionamento delle famiglie e dei servizi sociali essenziali, quali quelli sanitari, qualora l’approvvigionamento sia compromesso da una grave crisi.

Una decisione sugli accordi intergovernativi nel settore energetico L’UE deve fare in modo che gli accordi intergovernativi, firmati dai suoi Stati membri con paesi terzi e aventi un impatto sulla sicurezza dell’approvvigionamento di gas, siano più trasparenti e pienamente conformi al diritto dell’Unione. A tal fine viene introdotto un controllo di compatibilità ex ante che deve essere effettuato dalla Commissione per poter verificare la conformità alla normativa sulla concorrenza e alla legislazione sul mercato interno dell’energia prima che gli accordi siano negoziati, firmati e sigillati. Gli Stati membri dovranno tenere pienamente conto dell’opinione della Commissione prima di firmare gli accordi. Strategia per il gas naturale liquefatto (GNL) e lo stoccaggio del gas. L’Europa è il principale importatore di gas naturale al mondo.

L’Europa ha una significativa capacità globale di importazione di GNL – sufficiente al momento per soddisfare circa il 43% della domanda attuale totale di gas (2015). Tuttavia, permangono notevoli disparità a livello regionale per quanto riguarda l’accesso al GNL. La Commissione propone una strategia per il gas naturale liquefatto (GNL) che permetterà di migliorare l’accesso di tutti gli Stati membri al GNL come fonte alternativa di gas. Gli elementi centrali di questa strategia riguardano la costruzione dell’infrastruttura strategica per completare il mercato interno dell’energia e l’individuazione dei progetti necessari per mettere fine alla dipendenza di alcuni Stati membri da un’unica fonte di approvvigionamento.

Il riscaldamento e il raffreddamento in ambito edilizio e industriale sono responsabili di metà del consumo energetico dell’UE. Non solo: il 75% del riscaldamento e del raffreddamento è prodotto a partire da combustibili fossili. La strategia proposta in materia di riscaldamento e raffreddamento è centrata sulla rimozione degli ostacoli che frenano la decarbonizzazione in ambito edilizio e industriale e sottolinea inoltre che un aumento dell’efficienza energetica e l’uso delle energie rinnovabili avrà un impatto sulla sicurezza energetica. Un potenziamento della strategia indirizzata a tale settore è fondamentale se l’UE vuole migliorare la propria interdipendenza dai fornitori esterni.