Entro il 2027 i veicoli elettrici saranno sul mercato con un prezzo inferiore rispetto a quelli con motore a combustibili fossili. Un’importante novità che si realizzerà, secondo le previsioni, anche senza tassazioni agevolate o eventuali incentivi economici all’acquisto. Inoltre, che si tratti di Suv, furgoni o city car, tutte le categorie di veicoli saranno protagoniste del decremento dei prezzi di mercato a sfavore dei veicoli tradizionali.
L’analisi è contenuta nello studio Bnef commissionato dalla Federazione europea Transport & Environment (T&e). Grazie allo scenario delineato nel rapporto, gli analisti prevedono che auto e furgoni elettrici saranno in grado di coprire il 100% delle vendite nel territorio Ue entro il 2035, se i legislatori europei e nazionali introdurranno le giuste politiche, a partire da limiti alle emissioni di Co2 più rigorosi rispetto a quelli attuali.
Già nel 2025, secondo il rapporto, i veicoli commerciali leggeri diventeranno più convenienti di quelli tradizionali. Nel 2026, dovrebbe invece essere la volta delle berline elettriche (segmenti C e D) e dei Suv di tutte le dimensioni. Le ultime a raggiungere la parità, fra sei anni, saranno le auto più piccole (segmento B).
Diventa quindi fondamentale la prossima tappa legata alle decisioni promosse in questo ambito dalla Commissione europea: a giugno sarà più agevole capire quanto l’Ue sia effettivamente intenzionata a incentivare il passaggio ai veicoli elettrici, perché in quella data potrebbe determinare lo stop alle vendite di auto a combustibili fossili.
“La promozione della mobilità green è uno degli assi portanti per la transizione ecologica ed energetica di cui il nostro modello di sviluppo ha necessariamente bisogno anche come risposta alla crisi causata dalla pandemia”.
Antonio Carmine Vitale
(Amministratore unico Enega srl)
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